Lavialibera è una rivista bimestrale fondata nel 2020 da Libera e Gruppo Abele; vi è associato anche un sito web.
Storia editoriale
Il primo numero è stato presentato a Roma, presso la Fnsi (Federazione nazionale stampa italiana) il 28 gennaio dello stesso anno.
Sostituisce il mensile Narcomafie, fondato da don Luigi Ciotti nel 1993 a Torino. La rivista mantiene un focus su mafia e corruzione,ma dedica sezioni specifiche ai temi: migrazioni, periferie, ecologia e movimenti sociali. Da gennaio 2023 ospita una rubrica dell'associazione Antigone, dedicata alle carceri, uno dei temi portanti della rivista.
Secondo i dati del primo bilancio sociale, nel 2020 sono stati distribuiti sul territorio nazionale quasi 15mila abbonamenti annuali. Nel 2021, Lavialibera ha prodotto 373 articoli tra carta e online e raggiunto oltre 1 milione di persone sui social network.
Direzione, comitato scientifico e collaborazioni
Il direttore editoriale della rivista è don Luigi Ciotti, la direttrice responsabile è Elena Ciccarello. Sono membri del comitato scientifico Rosy Bindi, Fabio Cantelli Anibaldi, Alessandra Dino, Lorenzo Frigerio, Leopoldo Grosso, Monica Massari, Toni Mira, Mirta da Pra Pocchiesa e Alberto Vannucci. Curano rubriche per lavialibera Rosy Bindi, Francesco Remotti, Alberto Vannucci, Antonello Pasini e Carlo Lucarelli.
Nel maggio del 2022, lavialibera ha pubblicato "Trent'anni dopo", un numero speciale in occasione del trentennale delle stragi di Capaci e via d'Amelio, a cui hanno contribuito anche Roberto Saviano, Giancarlo Caselli, Nando Dalla Chiesa, Augusto Cavadi, Federico Cafiero De Raho, Enrico Deaglio e Isaia Sales. Nel novembre del 2023 è uscito un altro numero speciale, "Cos'è la felicità?", in cui rispondono alla domanda anche Vasco Rossi, Alessandro Cattelan, Romano Madera, Enrica Tesio e Antonio Staglianò.
Note
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su lavialibera.it.




