Il ventesimo Festival di Sanremo si svolse al Salone delle feste del Casinò di Sanremo dal 26 al 28 febbraio 1970 con la conduzione, per la seconda volta consecutiva, di Nuccio Costa, affiancato dagli attori Enrico Maria Salerno ed Ira von Fürstenberg.
La gestione dell'evento fu direttamente in capo al Comune di Sanremo che ne affidò l'organizzazione alla coppia Gianni Ravera e Ezio Radaelli. Vincitrice dell'edizione fu la canzone Chi non lavora non fa l'amore, interpretata da Adriano Celentano e Claudia Mori. Sul palco Celentano si rese protagonista di un curioso episodio: dimenticò (o, secondo alcuni, finse di dimenticare) più volte le parole del testo. Sergio Endrigo, forse memore delle critiche di Celentano alla sua vittoria di due anni prima, "ricambiò" la cortesia dichiarando pubblicamente di non avere apprezzato né la canzone né l'interpretazione del "Molleggiato".
Il maggiore successo di vendite spettò proprio alla coppia Celentano-Mori con il brano vincitore ed a Nicola Di Bari ed i Ricchi e Poveri, giunti secondi con La prima cosa bella, scritta da Di Bari per la nascita della sua primogenita Ketty.
Grande successo anche per il brano terzo classificato L'arca di Noè, scritto e interpretato da Sergio Endrigo in abbinamento con Iva Zanicchi, per il quarto classificato Eternità interpretato da I Camaleonti e da Ornella Vanoni e per il quinto classificato La spada nel cuore, interpretato da Little Tony e Patty Pravo. Tra questi ultimi non corse buon sangue: ciascuno dei due, infatti, si attribuì il merito esclusivo del successo della canzone, sminuendo l'interpretazione dell'altro.
Al 7º posto, con la canzone Pa' diglielo a ma', si classificarono i due sedicenni Nada, alla sua seconda apparizione sanremese, e Rosalino Cellamare, in seguito divenuto maggiormente noto come Ron, nome d'arte con cui vinse la rassegna nel 1996, a ventisei anni dal debutto.
Sebbene la classifica del festival non li privilegiò, ebbero ottimi riscontri commerciali anche i brani Tipitipitì, eseguito da Orietta Berti e Mario Tessuto, ed Io mi fermo qui, cantato dai Dik Dik e Donatello.
Fuori concorso si segnalò altresì Tanto pe' cantà, storico brano di Ettore Petrolini, proposto da Nino Manfredi (primo ospite a cantare fuori gara nella storia della manifestazione), che registrò un notevole successo di vendite.
Da notare che Pietruccio Montalbetti, già cantante dei Dik Dik, si esibì nella stessa edizione anche con Il Supergruppo, rendendolo di fatto, dopo lo stop alle interpretazioni "multiple" del 1967, l'ultimo partecipante alla manifestazione a cantare più di una canzone fino al 2013.
Partecipanti
Classifica, canzoni e cantanti
Serate
Prima serata
Si esibiscono 13 canzoni a doppia interpretazione. Le 7 più votate passano alla serata finale.
Accedono alla finale
Seconda serata
Si esibiscono 13 canzoni a doppia interpretazione. Le 7 più votate passano alla serata finale.
Accedono alla finale
Terza serata - Finale
Si esibiscono tutte le 14 canzoni passate in finale, tutte a doppia interpretazione. Viene decretata la classifica ed il vincitore.
Vincitore
Secondo classificato
Terzo classificato
Quarto classificato
Quinto classificato
Orchestra
Orchestra diretta dai maestri: Renato Angiolini, Alberto Baldan Bembo, Willy Brezza, Mario Capuano, Carmelo Carucci, Franco Cassano, Giancarlo Chiaramello, Ruggero Cini, Maurizio De Angelis, Nando De Luca, Tony De Vita, Pierre Dutour, Luis Bacalov, Claudio Fabi, Gianfranco Intra, Ezio Leoni, Gianni Marchetti, Detto Mariano, Augusto Martelli, Natale Massara, Pino Massara, Marcello Minerbi, Gianfranco Monaldi, Roberto Negri, Piero Pintucci, Gian Franco Reverberi, Renato Serio, Vince Tempera, Vito Tommaso.
Piazzamenti in classifica dei singoli
Note
Bibliografia
- Gianni Borgna, L'Italia di Sanremo, Arnoldo Mondadori Editore, 1998, ISBN 88-04-43638-7.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su raiplay.it.




